sabato 27 dicembre 2014

“Non ti muovere (M. Mazzantini)” di Lady Moon

"Oddio. Fermo che mi metto il cappello... Bevi l'aperitivo, bevi... La vetrina è addobbata, in effetti, ma non si sa mai... Oddio, no... Sta per entrare! Ah, no, ha cambiato strada..."
"Amore, ma chi c'era?"
"Mio marito, tesoro..."

“Va’ dove ti porta il cuore (Susanna Tamaro)” di AnnaMaria Montesano

Ho acceso il tom tom e sono partita.
“Tra cento metri a destra”
Uff, vicolo cieco.
“Tra dieci metri a sinistra”
Baratro.
Grrr! Ancora? Urge controllo.
"Signora, il tom tom è a posto. E’ lei che non l’ha mai saputo impostare" mi rimprovera il cardiologo.

“Cappuccetto Rosso (anonimo)” di Rossana De Filippo

Lei scrive bene, lui meno. Lui ama, lei può far meglio. Anni dopo, nella borsa di pelle, della penna rossa con cui gli corregge le lettere d’amore ritroverà solo il cappuccio e di quel cuore, che può far meglio, non un tentativo. Nemmeno sotto pelle.

martedì 23 dicembre 2014

"L’amico ritrovato (Fred Uhlman)" di AnnaMaria Montesano

Antonio non capiva perché l’amico Giorgio fosse introvabile.
Quella sera, l’aveva cercato al bar, al circolo, in piscina, ma non c’era.
Entrato in casa, vide delle chiappe pelose sussultare sul corpo della moglie.
Finalmente aveva ritrovato Giorgio.

“Il mio nome è rosso (O. Pamuk)” di Gianluca Calvino

Vivo nell’attesa. Un’attesa palpitante. Aspetto che mi penetri, per diventare calore, calore avvolgente.
E sapore, irresistibile sapore.
Arriverà, tra poco. E saremo una cosa sola. Un connubio immortale. 
Per sempre, noi.
Io ragù, lei tracchiulella.

domenica 21 dicembre 2014

“Social zoo (Aldo Putignano)” di Mariarosaria Riccio

Chiusa l’ultima busta incollò il francobollo. Sai lo stupore di tutti quelli a cui non aveva risposto mai. Sbadigliò si stiracchiò scese in strada si lasciò accarezzare dal raggio di sole del freddo dicembre. Lorenzo sorrise alla bellezza del vivere.

"Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde (Louis Stevenson)" di AnnaMaria Montesano

Intervista ai vicini di casa:
“Come si comportava Henry Jekyll?”
“Bene! Ieri, mentre scavava nel giardino, mi ha sorriso!”
“Gentile. Li portava sempre a me i coltelli da affilare”
“La moglie, impacciata dalle corde, sarà caduta nella fossa da sola!”

sabato 20 dicembre 2014

"Pulp (C. Bukowski )" di Roberta Di Napoli

Notai il suo culo sodo come si nota un brufolo sul naso. Non comandai le mie mani, si mossero da sole. E con loro anche le mie labbra. 'Pulp' dissi. E accarezzai quella montagnella di carne.

venerdì 19 dicembre 2014

"L'eleganza del riccio (Muriel Barbery)" di Michela Buonagura

Si era vestita di una corazza di aculei, feroci spadaccini pronti a colpire chiunque tentasse di introdursi nella sua anima. Solo una piccola macchia rosa occhieggiava all’altezza del cuore, e fu lì che la baciò Luc, sussurrando: ”Sei elegantissima”.

“All’ombra delle fanciulle in fiore (Marcel Proust)” di AnnaMaria Montesano

“Puttanella!” pensò la donna alla vista dei glutei e del seno di una ragazza in minigonna e top.
“Zoccolona!” esclamò alla vista di un’altra che si lasciava palpeggiare e baciare pubblicamente.
Poi chinò la testa e pianse sulla giovinezza perduta.

domenica 14 dicembre 2014

"La danza immobile (M. Scorza)" di Enza Davino

Improvvisamente nevicò. Attraverso i vetri vidi imbiancarsi la strada. Aprii le porte del balcone. Allungai le mani in cerca della carezza fioccosa dell’inverno. Ma la fosca dolcezza della neve non mi acquietò. L’angoscia era sempre lì.

“Delitto e castigo (Dostoevskij Fëdor)” di AnnaMaria Montesano

Marianna era furiosa. “Te l’ho detto mille volte di non comprare prodotti scadenti ma tu sei un dannato tirchio!”
Antonio chinò il capo e, ripromettendosi di non acquistare mai più profilattici cinesi, fu costretto a portare la donna all’altare.

“L’amore ai tempi del colera (Gabriel García Márquez)” di AnnaMaria Montesano

“Insisto, Florentino: la precedenza è tua!”
“Neanche per sogno, Fermina, sono un cavaliere, non sia mai detto che io preceda una donna. L’onore è tutto tuo. Prego”
E Florentino aprì la porta del gabinetto alla sua amata mentre si teneva la pancia.

“L’insostenibile leggerezza dell’essere (Milan Kundera)” di Michela Buonagura

Era stato un anno duro per AstroSamantha, tra diete e palestre, ma finalmente ce l’aveva fatta. 
Ora aveva la leggerezza di una farfalla, insostenibile perfino dalla forza di gravità, ma era pronta per la missione Futura.

“L' arte di ascoltare i battiti del cuore (Sendker Jan-Philipp)” di Stefania Fogliano

Pietre preziose tra le mani e pietre ruvide che gli graffiano i piedi. Lui ascolta, per non aver paura. Ascolta, prima di poter guardare, ma dopo aver visto. Perché ora sa che solo restando al buio si può realmente vedere il mondo. E non aver paura.

sabato 13 dicembre 2014

“Party per non tornare (Gruppo 9)" di Pasquale Iorio

La fila per il check-in si fa notare. Isabella si avvicina guardinga. I pensieri già volano. Spiagge, bella vita, party. Accarezza la borsa piena di soldi. «Lei è in arresto, ci segua» irrompe un poliziotto. Si parte lo stesso. Per non tornare, però.

"Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Ugo Foscolo)" di Michele Di Matteo

- Signor Ugo, ne è proprio sicuro?
- Sì.
- La accendiamo?
- Sì, "o" ed "esse". Accendiamo!
- Signore e signori, anche questa sera “Cruciquiz” ha il suo vincitore: il signor Ugo Foscolo!
- Evviva! Finalmente potrò ritornare a Zante!

"Sashimi pizza (Claudio Ansanelli)" di AnnaMaria Montesano

“Pizza!”
“Sashimi!” 
“Pizza!”
Fedele alle tradizioni giapponesi, il samurai non poteva tollerare che una geisha avesse l’ultima parola; afferrò la katana e le tagliò la testa.
“Amor di patria” disse l’imperatore e gli appuntò sul petto una medaglia.

"Vivere per raccontarla (Gabriel Garcia Marquez)" di Renato Rainone

Perlustrammo il paesino ma di Luigi non ci fu traccia. A nessuno venne in mente che si fosse nascosto a 3 km dal paese sopra un albero di castagno. Ci incrociammo il giorno dopo e asserì che non avrebbe mai più giocato a nascondino con me.

venerdì 12 dicembre 2014

“Non era lui” di Roberta Di Napoli

Fissavo le barre, illuminate da un Sole che non vedevo da dieci anni. Avevo attraversato Peter con il coltello, perforandolo con avidità. Poi la sentenza: "Colpevole di omicidio verso Jack Pocker". Venti anni di carcere. Gemello sbagliato.

"Fai bei sogni (M. Gramellini)" di Lady Moon

Gli stringevo la mano e mi guardava. Sapeva già del sentiero alberato. Fu in un sussurro che, scura in volto, la notte se lo prese.

"ll Piccolo Principe (Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry)" di Giuseppe Alfano

Il mercante vendeva pillole per non bere. Il Piccolo Principe non voleva smettere di bere. Ed il mercante si inventò l'acqua in bottiglia.

"Agostino (A. Moravia)" di Rossana De Filippo

Riempirono l’auto a metà, portarono solo il nonno con la pensione, la nonna no, del due pezzi Cesira prese solo lo slip, di un cocomero fu comprata la metà. Alvaro aveva perduto il posto. Sarebbe stato un agosto breve e magro.

"Complessa operazione" di Daniela Falco

La luce sovrastava la sua grossa testa. Lei si chiedeva cosa stesse facendo. Sentiva la spinta forte di lui, la pressione, la stretta. Poi si accorse che lo aveva tirato fuori, e in bocca assaporò sangue metallico. Il dente fu estratto senza errori.

"Quella volta di troppo" di Rossana De Filippo

La maestra disse di sottolineare una volta le paroline allegre e due volte quelle tristi. Giovannino eseguiva: festa, allegra, una volta; funerale, triste, due volte; guerra, triste, due; torta, allegra, una; amore, all…, no, tr…, amore… tre volte.

venerdì 14 novembre 2014

La moda del NanoRacconto

Parlano di noi:

"Negli ultimi mesi una nuova moda sta impazzendo fra i giovani di tutta Italia: il NanoRacconto. Il Nanoracconto è un testo narrativo breve, 10 o 20 parole al massimo, che racconta una storia con inizio e fine. La sfida sta nello scrivere quello che si riesce a pensare, iniziare e finire in poche parole.
La comunicazione oggi è sempre più veloce ed immediata, con sempre meno parole. Un post su Facebook, i 140 caratteri di un tweet: si utilizzano sempre più questi nuovi mezzi per lanciare “grandi” messaggi in poche righe. L’editoria non poteva non adeguarsi alle nuove tendenze della comunicazione, e da qui la nascita del NanoRacconto. Anche il racconto deve essere breve, cogliere nell’immediato il lettore, lasciargli un’emozione.
Il NanoRacconto deve fare breccia nel cuore del lettore, lasciargli anche se in poche parole quel senso di piacere che leggere un bel racconto offre. Numerosi sono i siti web che hanno lanciato competizioni di NanoRacconti. Fra le competitions più note c’è quella dal nome quanto mai indicato "Il Nano d’Oro", lanciata dal Comune di San Giorgio a Cremano. Dato che oggi si vive a ritmo frenetico, correndo per ogni cosa, bisogna avere di corsa la stessa sensazione di benessere che leggere un buon libro lascia."

www.21secolo.eu - Ivana Leo - 14/11/2014

giovedì 23 ottobre 2014

Il “Nanoracconto”: la nuova forma letteraria nell’era dei tweet e dei social network

La realtà dei giorni nostri sembra basarsi sempre di più sulla realtà virtuale, e anzi il confine che divide il web dalla realtà risulta sempre più sottile e sfumato. Basta uscire di casa per imbattersi in persone molto più attente a ciò che accade nel mondo a cui si può accedere dal proprio smartphone piuttosto che a dove mettono i piedi, anche a costo della propria incolumità.
Nel mondo dell’informazione e della comunicazione questo nuovo modo di relazionarsi con l’esterno, col mondo e con gli altri ha cambiato anche il modo di esprimersi, tanto che si tende a utilizzare modi sempre più immediati per poter raggiungere la maggior parte degli utenti possibili. Basti pensare al fenomeno dei tweet, attraverso i quali con poche parole si cerca di esprimere se stessi.
Anche i vecchi mezzi di comunicazione come la televisione hanno dovuto fare i conti con questa realtà, tanto che nelle trasmissioni televisive, non da ultimi i telegiornali, i riferimenti a ciò che accade sul web sono costanti, e la tv finisce per essere quasi soltanto una cassa di risonanza di ciò che accade nella rete. I contenuti di internet finiscono per raggiungere chiunque, anche chi ancora non si è discostato dall’utilizzo esclusivo della televisione.
Naturalmente in una società dai ritmi frenetici, come il fenomeno già citato dei tweet testimonia, si predilige la comunicazione breve, fatta di brevi pensieri o di messaggi istantanei. Questo per fare in modo che chiunque, anche chi lavora, studia, o approfitta di brevi pause possa recepire il messaggio.
Sembra normale quindi, che a questo tipo di comunicazione tenti di adeguarsi anche la narrativa. In questo senso un esperimento interessante è quello dei “Nanoracconti”, che da alcuni mesi sta pian piano conquistandosi il suo spazio sul web.
Si tratta di un racconto brevissimo, che in non più di 250 battute deve contenere quelle che sono le caratteristiche fondamentali di ogni tipo di narrazione: una storia con un suo inizio, uno svolgimento e una fine e una sua coerenza interna. Una prova non facile che però ha coinvolto diversi scrittori e non, che in poco tempo hanno inondato la pagina del gruppo facebook dei Nanoracconti di piccoli pezzi letterari
Questa nuova forma letteraria non ha avuto però successo solo nella realtà virtuale, visto che i Nanoracconti sono stati protagonisti già il 31 luglio di quest’anno, in occasione della manifestazione “Parti con un libro”, in cui gli autori delle brevissime narrazioni hanno potuto leggere le loro creazioni durante le diverse tappe del percorso della passeggiata “letteraria” che si è svolta tra diverse librerie di Napoli. Inoltre grande successo è stato raccolto anche con il Contest Letterario “Il Nano d’oro”, organizzato dall’Associazione Librincircolo e svoltosi durante la manifestazione “Ricomincio dai Libri” a San Giorgio a Cremano il 15 settembre scorso. Il contest ha visto la partecipazione di ben settanta autori, alcuni addirittura hanno inviato il loro nano racconto dall’estero.
Per capire meglio cosa sono i Nanoracconti e come sono nati, Il Levante ha intervistato in esclusiva il loro ideatore, Pietro Damiano, lo scrittore di Carbonara di Nola (NA).

Innanzi tutto ci parli di lei. Quelli che la seguono la chiamano “Nanoboss”, ma chi è Pietro Damiano prima e oltre i Nanoracconti e qual è il suo rapporto con la scrittura?

Sono un cultore di Storia locale dell’area nolana, che sta tentando di passare alla narrativa. I nanoracconti io li considero solo un modo per stare insieme agli altri, condividere emozioni, divertirsi. Poi mi sto dedicando allo studio della scrittura creativa. Inoltre faccio parte del Gruppo 9, un collettivo letterario di Pompei, e appena posso scrivo.

Come è nata l’idea di un racconto brevissimo?

L’idea nasce dall’esigenza di coniugare la comunicazione attraverso i social con la scrittura creativa. Se si scrivono testi troppo lunghi su facebook, nessuno li legge. I 140 caratteri di twitter sono troppo pochi e allora ho provato con i 250 caratteri (spazi inclusi). La cosa ha funzionato e in tanti si sono cimentati nella scrittura.

L’ha sorpresa il successo che è derivato dalla sua invenzione?

Sì, non me l’aspettavo. Però ci tengo a dire che il merito è dei partecipanti. Ci sono già tante iniziative simili in rete, se questa ha funzionato è merito dei nanoscrittori. I nanoracconti sono democratici, danno una possibilità a tutti.

Come funziona il gruppo su Facebook? Ci sono molti iscritti?

Il gruppo “Nanoracconti” è un gruppo aperto, tutti possono aderire e partecipare alle iniziative. Siamo oltre 300 iscritti, tutti molto propositivi e coinvolti. I nanoracconti nel gruppo possono essere a tema libero o con vincoli. Ci confrontiamo sempre con nuove sfide. Ultima, il nanoracconto tautogramma: scegliamo una lettera dell’alfabeto e scriviamo un nano dove tutte le parole iniziano con quella lettera. Provateci.

Sappiamo del primo premio indetto in questa nuova forma letteraria che si è svolto a San Giorgio a Cremano nel corso della Fiera del Libro. C’è stata molta partecipazione? Come valuta la qualità degli scritti pervenuti?

Al concorso di San Giorgio a Cremano hanno partecipato oltre 70 autori, con 140 componimenti. Di questi, 70 sono risultati conformi alle regole. Un’apposita Giuria li ha valutati e ne ha selezionati 20. Il vincitore ha ricevuto una targa, poi sono state date due menzioni speciali e il premio “I Like It”, il nano più votato sul gruppo. Agli altri 16 un attestato di partecipazione. Il livello dei nani finalisti lo considero buono.

Quali iniziative ci sono in programma?

I nanoracconti sono stati inseriti nel premio Artistico-Letterario Internazionale Napoli Cultural Classic – X edizione, concorso indetto dall’associazione culturale Napoli Cultural Classic, con i patrocini della Diocesi di Nola e del Progetto Culturale in collaborazione con “l’Aurora Cultura”. La concorso è gratuito e per partecipare c’è tempo fino al prossimo 15 gennaio.

Crede che questo fenomeno sia solo una “moda” destinata a esaurirsi presto o che questa nuova forma letteraria possa realmente prendere piede in questa società basata ormai tutta sulla velocità, in gran parte virtuale, dove ormai si prediligono i messaggi brevi ma incisivi, gli slogan, i tweet e i post?

Io non so quale sarà il futuro dei nanoracconti e più in generale di questo genere “breve”. Lo considero un gioco, e finché durerà il divertimento con gli amici del gruppo, tutti insieme continueremo a giocare.

Link al gruppo “NanoRacconti” su Facebook:

https://www.facebook.com/groups/701936859880245/?fref=ts

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www.illevanteonline.it - Pieluigi Faiella - 23 ottobre 2014

sabato 20 settembre 2014

"Prima o poi" di Renato Rainone

Vespa 50, capelli rossi, seno prorompente, gambe lunghissime.
Mi chiede di salire, non ho il casco.
"Sei già morto non c'è bisogno!"
"Tu sei... e la falce?"
"Sali, ti accompagno!"

"Allo specchio" di Elena Scialtiel

Si guarda allo specchio.
La pancia a barilotto è sparita. La cicatrice no. Dritta, verticale, da sotto il seno fino all’ombelico.
Violacea, a bassorilievo, quadro astratto di un artista sanguinario. La battaglia è vinta.
Ma lei non è più donna.

"Sconfitti in partenza" di Lino Vitagliano

Tre uomini, la stessa donna.
Ho avuto il suo corpo, dentro c’ero io, disse il primo.
Ho avuto la sua mente, nei suoi sogni c’ero io, disse il secondo.
Ho avuto il suo libro preferito, dentro c’era lei, disse il terzo mentre gli altri andavano via.

"Suo Nonno" di Pierluigi Faiella

Era alla fermata. Suo nonno lo teneva per mano. Sul bus guardava dal finestrino i palazzi che correvano veloci. Suo nonno indicava e spiegava dal sedile a fianco. Aprì gli occhi e si specchiò nel vetro, suo nonno era di fronte a lui.

"Cuore macchiato" di Maria Rosaria Tarotto

“Rosa, la voglio rosa” pensava osservando la parete di fronte. La macchia di caffè, segno del loro ultimo litigio, era ancora evidente. Le aveva urlato parole forti, scagliando la tazza ancora fumante, lui, Aldo, occhi blu. “Blu, la voglio blu!”

"Senza titolo" di Maria Mazzei

La casa appariva chiusa disabitata abbandonata, dal prospetto principale.
Gli altri non potevano vedere l'altalena dondolare tra le fronde apparentemente inerti della Quercia da sempre protettrice della casa con la sua ombra imponente. Cadeva la sera.

"Morto Troisi, viva Troisi" di Michele Di Matteo

- Dicono che ho bisogno di un cuore nuovo.
- Cambialo Massimo!
- Dicono che poi sto bene.
- Tu cosa vorresti di nuovo?
- Un’altra vita, perché dal vivo non ti ho visto mai.

"Momo" di Cristina Paola Colesanti

Lavorare su turni, ormai mi stanca. Tenere in allenamento tutti i sensi, compreso il fiuto, mi logora.
Scovare e rincorrere tutti i giorni i delinquenti non fa più per me, soprattutto i cuccioli di uomo, e io non sono più il cane di una volta.

"L'appetitosa morte della Signora Margherita" di Pasquale Iorio

L'afferrò con violenza e la malmenò fino a tramortirla. Una pozza rossa tinse il suo pallore. Le sbriciolò addosso un candore dal retrogusto deciso. Un giro d’olio e una foglia di basilico. Poi l'abbandonò tra le fiamme del forno a legna.

"Piccola storia d'amore e d'ozio" di Luca Loconsolo

C'era una volta una cicatrice talmente rimarginata da credersi la ferita di un'antica guerra. Quando conobbe il comodo giaciglio fu come averlo amato da sempre. Così si seppe piaga da decubito. Per questo si riaprì. E pianse. Da non rimarginarsi più.

Morti “scure” di Rossana De Filippo

Scoperto il tradimento, gli aveva scritto L'ASCIA A LEI, ACCETTA ME. Lui lesse ed eseguì.
All'indomani le due donne furono trovate morte. La polizia indagò sul boscaiolo ubbidiente e sull'insegnante di grammatica delle elementari della povera moglie.

"Alba" di Irene Gelsomino

Gli occhi aperti d'un tratto. Le ruspe al lavoro. Amari e dolci gli spezzoni di un sogno. Un boccone di pane nascosto… Poi, i terribili passi. Il kapò entrò nella baracca, come ogni mattina.

"Attesa" di Piero Pizzo

Vent'anni che non ti vedo; ora poggi la prua della barca al molo, sei meno bello, ti muovi come se lo fossi.
Io madre moglie e tremo, e serro la cima sulla bitta, e scappo, e tu mi blocchi.
I tuoi ritorni sono null'altro che partenze mai avvenute.


"Mille e più stanze..." di Pasquale Gerardo Santella

Si ritrovò in uno smisurato palazzo. Allineati negli scaffali che coprivano completamente le pareti delle sue mille e più stanze tutti i libri che erano stati scritti dalle origini del mondo.
In vita lo aveva sempre immaginato così, il Paradiso.

"Giovani di ieri" di Roberta Di Napoli

Stanno lì, crucciati con il telefono in mano, impegnati ad aggiornare il loro profilo. E se gli parli sono assenti. E se li disturbi si arrabbiano. Ma non imparano mai? Non cercano mai di comportarsi da veri genitori, piuttosto che da figli?

Senza titolo di Anna Nunziata

Era lì vicino, ma non aveva avvertito il rumore dei suoi passi. Non ne ricordava più il suono. Provò a voltarsi ma si sentiva immobile, come un ammasso di foglie secche. Fu l'ultima volta che lo rivide...

"15 anni" di Mariarosaria Riccio

Hanno detto: sei un eroe quello è il nemico spara. Ma il suo sangue è rosso come il mio e negli occhi stupiti ha i miei stessi sogni. Perché questo non me l’hanno detto? Un boato un lampo l’unica risposta. I suoi occhi sbarrati continuano a chiedere.

"Il forzato silenzio" di Claudia Mulier

La cosa peggiore di un lutto non è l'assenza fisica ma il sonoro. Sapere che mai più quella voce pronuncerà il tuo nome è la vera morte.

"Parabola" di Daniela Falco

Dal blu-violaceo perlescente della gamba emersero occhi azzurro vetro. "Ayla, sono Ben". Rivide la parabola del suo corpo oltre la scuola del piccolo Omar e il mercato. Scintillii rossi e bianchi. Sapeva di terra e macerie.

"La lettera" di Elena Montuono

Aveva atteso una sua lettera a lungo. Voleva notizie, capire se l’amava.
Quella che arrivò non l’avrebbe mai voluta ricevere: Ministero della Guerra. Il soldato semplice Gennaro Gentile è morto nella difesa della patria. Saluti.

"La fucina dei colori" di Claudia Mulier

Il suo ultimo viaggio fu decisivo. In Africa, lei, capì quanto davvero le donne senza volto fossero potentemente dotate di occhi a cui non serve altro. Guardandoli, per magia, ci vide attraverso e tornò a casa conoscendo tutti i colori.

Napoli battezza un nuovo genere letterario: il NanoRacconto

Contest Nazionale a San Giorgio a Cremano


Chi l’ha detto che un racconto dev’essere necessariamente di diverse pagine? In provincia di Napoli si taglia il nastro al Contest Nazionale del Nanoracconto. 250 battute spazi inclusi, con tanto di inizio, sviluppo e fine: queste le caratteristiche di quello che, non è azzardato definire, un nuovo genere letterario.
L’appuntamento è sabato pomeriggio a San Giorgio a Cremano nell’ambito della prima Fiera del Libro. Centinaia di scrittori provenienti da ogni parte d’Italia s’incontreranno a Villa Bruno, a partire dalle 17, per contendersi il prestigioso «Nano d’Oro», premio letterario che premia la sintesi e che per la sua peculiarità sta incuriosendo i media nazionali. «Oggi gli scritti brevi scambiati sui social sono di grande efficacia comunicativa – sottolinea Pietro Damiano, ideatore dell’iniziativa – noi abbiamo, però, voluto creare un genere vero e proprio che si caratterizza proprio per la brevità: il nanoracconto.
Spazi definiti, un inizio, uno sviluppo e una fine. E poi il contest nazionale per premiare le eccellenze». Per partecipare al contest bastava registrarsi alla pagina facebook Nanoracconti e pubblicare due nanoracconti. I migliori 20 scelti in base alle indicazioni della giuria e al numero dei like sono andati in finale. E tra essi, sabato, sarà incoronato il nanoracconto vincitore del contest. Inoltre saranno assegnate delle menzioni speciali per la qualità letteraria. Il contest è rivolto, senza alcun limite d’età, a chiunque abbia voglia di cimentarsi con la creatività e la fantasia. «il bello è esserci, senza il bisogno di essere dei giganti» conclude Pietro Damiano, il nano Boss, così come lo definiscono gli scrittori partecipanti.

www.ilgazzettinovesuviano.com - 20/09/2014

venerdì 19 settembre 2014

Napoli battezza un nuovo genere letterario: il NanoRacconto. Contest Nazionale a San Giorgio a Cremano

Per partecipare al contest basta registrarsi alla pagina facebook Nanoracconti e pubblicare due nanoracconti. Tra i migliori 20 si sceglierà il vincitore


Chi l’ha detto che un racconto dev’essere necessariamente di diverse pagine? In provincia di Napoli si taglia il nastro al Contest Nazionale del Nanoracconto. 250 battute spazi inclusi, con tanto di inizio, sviluppo e fine: queste le caratteristiche di quello che, non è azzardato definire, un nuovo genere letterario. L’appuntamento è sabato pomeriggio a San Giorgio a Cremano nell’ambito della prima Fiera del Libro. Centinaia di scrittori provenienti da ogni parte d’Italia s’incontreranno a Villa Bruno, a partire dalle 17, per contendersi il prestigioso «Nano d’Oro», premio letterario che premia la sintesi e che per la sua peculiarità sta incuriosendo i media nazionali. «Oggi gli scritti brevi scambiati sui social sono di grande efficacia comunicativa – sottolinea Pietro Damiano, ideatore dell’iniziativa – noi abbiamo, però, voluto creare un genere vero e proprio che si caratterizza proprio per la brevità: il nanoracconto.
Spazi definiti, un inizio, uno sviluppo e una fine. E poi il contest nazionale per premiare le eccellenze». Per partecipare al contest bastava registrarsi alla pagina facebook Nanoracconti e pubblicare due nanoracconti. I migliori 20 scelti in base alle indicazioni della giuria e al numero dei like sono andati in finale. E tra essi, sabato, sarà incoronato il nanoracconto vincitore del contest. Inoltre saranno assegnate delle menzioni speciali per la qualità letteraria. Il contest è rivolto, senza alcun limite d’età, a chiunque abbia voglia di cimentarsi con la creatività e la fantasia. «il bello è esserci, senza il bisogno di essere dei giganti» conclude Pietro Damiano, il nano Boss, così come lo definiscono gli scrittori partecipanti.

www.081news.it - Redazione - 19/09/2014

lunedì 15 settembre 2014

I Mostra del libro a San Giorgio a Cremano: I nanoracconti ospiti di “Ricomincio dai libri”

Una intervista esclusiva a Pietro Damiano, l'ideatore dell'iniziativa "nanoracconti" alla I Mostra del libro di San Giorgio a Cremano. La raccolta delle adesioni è fissata sino alle ore 23:00 del 15 settembre.

Un attimo. Sì, il tempo di un caffè, anzi no, di un racconto. 
Stavolta non date la colpa alla crisi. Se i racconti hanno drasticamente diminuito la loro lunghezza la colpa, o meglio il merito, è tutto di Pietro Damiano. È lui l’ideatore dei “nanoracconti”. Per intenderci, «250 battute (spazi inclusi), con tanto di inizio, sviluppo e fine». Un attimo, appunto. La buonanima di Tolstoj (di cui Google il 9 settembre ha celebrato il 186° anno dalla sua nascita) starà impallidendo. Già, basta pensare che una ricerca americana del 2012, Text Stats, ha reso noto che il suo celeberrimo “Guerra e Pace” consta di 544.406 parole, le quali lo rendono con molta probabilità il libro più corposo al mondo (la media è di 64.000).
Nati in occasione della passeggiata letteraria del 31 luglio – sotto la buona stella della notte bianca di Napoli –, ora i nanoracconti, in attesa della maggiore età, provano a svezzarsi con Ricomincio dai libri, la Prima Fiera del libro di San Giorgio a Cremano, per la quale è stato creato il contest “Il Nano d’oro”.
A pochissimi giorni dalla kermesse di Villa Bruno (20 e 21 settembre) ecco le rivelazioni del “grande nano”.

Quando e come è nata l’idea dei nanoracconti?
L’idea è nata dalla passione per gli scritti brevi, ermetici, da scambiarsi sui social. Il testo breve permette di utilizzare il form di facebook in modo che tutti leggano, senza passare oltre, come capita per gli scritti un po’ più lunghi. Un connubio vincente tra tecnologia e creatività.

Il nanoracconto, 250 battute spazi inclusi, e poi?
Beh, 250 caratteri spazi compresi perché i 140 caratteri di Twitter sono un po’ pochi. Anche perché è fondamentale che vi siano tutte le caratteristiche del racconto, con un inizio, uno sviluppo e una fine. Non sono ammessi stati d’animo, sensazioni ecc. Anche se ci sono esperienze simili diffuse in rete, i nanoracconti si caratterizzano per la loro brevità.

Ci può illustrare le caratteristiche del contest all’interno della fiera?
Per partecipare al contest basta registrarsi alla pagina facebook “Il Nano d’oro” e pubblicare due nanoracconti. I migliori 20 scelti in base alle indicazioni della giuria e al numero dei “mi piace”, saranno valutati dalla giuria stessa per l’assegnazione del premio finale. Verrà premiato il migliore e assegnate tre menzioni particolari.

Un consiglio per scrivere un nanoracconto vincente?
Avere una storia da raccontare, anche se il vero “piacere” sta nel farla entrare nei 250 caratteri.

Pregi e difetti di un racconto così breve?
In così poche parole non puoi raccontare tutto, ma c’è spazio necessario per innescare una riflessione, fissare un attimo al pari di una foto. È tutto lì il segreto con i suoi pro e i suoi contro.

Perché i nanoracconti hanno deciso di invadere la fiera? Cosa rappresenta per lei “Ricomincio dai libri”?
Elemento caratterizzante dei nanoracconti è la condivisione. Il popolo dei nanoscrittori si è subito caratterizzato per l’impegno, il coinvolgimento, senza mai dimenticare che in fondo è un gioco. Come mi piace ripetere, il bello è esserci, senza il bisogno di essere dei giganti. Allora, quale posto migliore della fiera? Ricomincio dai libri è un luogo di condivisione, un campo arato e seminato, da dove nasceranno nuovi frutti. I nanoracconti non diventeranno giganti, ma contribuiranno a far incontrare le persone e a condividere tra loro le emozioni e i sentimenti.

Prima di congedarla, ci regala un nanoracconto?
Questo mi piace molto:
A Port’Alba mi sono innamorato. Ricordo ancora l’odore, le dita impacciate e la polvere sul cuore. Poi andammo via. Stesi sul divano di casa, lo ricordo ancora. Non fu il primo, è vero, però fu un grande amore: Rosa, “Il Nome Della Rosa”.


Non resta, dunque, che scoprire chi sarà il vincitore. Appuntamento a sabato 20 settembre, ore 17:00, quando avverrà la premiazione del contest.
Avete tempo fino alle ore 23:00 di oggi per provare a stupire anche con poche parole, in fondo basta un attimo!

www.roadtvitalia.it - Michele Di Matteo - 15/09/2014

martedì 9 settembre 2014

Sbarca in rete il “Nano d’Oro”, contest letterario ideato da Pietro Damiano

Lo scopo è quello di creare racconti di 250 caratteri che verranno poi letti alla Fiera del Libro di San Giorgio a Cremano il 20 e 21 


‘’Il Nano D’Oro’’, questo il nuovo contest lanciato in rete. Pensato per gli appassionati di scrittura ed in particolar modo dei social network, vede la creazione di racconti utilizzando un numero di duecentocinquanta caratteri. Ideato e pensato da Pietro Damiano, componente del collettivo letterario Gruppo 9, con lo scopo di stimolare sempre più alla scrittura e alla lettura. Il suo esordio risale alla cosiddetta ‘’Passeggiata letteraria’’ organizzata dalla casa editrice Homo scrivens in collaborazione con il Gruppo 9 . Durante la stessa, i nanoracconti, letti in un breve viaggio in metropolitana tra le Piazze di Napoli, hanno fatto da cornice all’evento ‘’Parti con un libro’’, dell’assessorato alla cultura del comune di Napoli. Ora si preparano per la prossima ‘’uscita’’ in occasione della Fiera del Libro che avrà luogo a San Giorgio a Cremano nel week end del 20 e 21 settembre. Un nuovo inizio per il panorama editoriale, momento di aggregazione e di crescita culturale tra editori, autori e associazioni. Possono prendere uno stand alla Fiera editori, associazioni culturali e autori singoli.

www.081news.it - Antonella Chiarolanza - 09/09/2014

giovedì 31 luglio 2014

Il primo evento pubblico dei nanoracconti: la passeggiata letteraria

Passeggiata letteraria a Napoli il 31 luglio 2014 Eventi a Napoli
„Il 

Il 31 luglio 2014, tra i vari eventi della manifestazione PARTI CON IL LIBRO, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, i nanoracconti sono stati protagonisti della Passeggiata letteraria, un evento unico e suggestivo per tutti gli amanti del libro, curato da Homo Scrivens.  Lungo il percorso i nanoracconti, letti durante il viaggio in metropolitana e tra le Piazze di Napoli, hanno fatto da cornice all’evento, suscitando attenzione e interesse verso i passanti e le persone intervenute. A piedi nella notte fra le librerie napoletane, fra brindisi, banchetti e letture. Dalle 19.30, orario di ritrovo presso l'ingresso della libreria "Io Ci Sto" a piazza Fuga al Vomero, fino all’arrivo alle 22.30 circa presso la Feltrinelli Megastore di Piazza dei Martiri.




sabato 19 luglio 2014

Quando sono nati i "nanoracconti" e perchè?

I nanoracconti sono stati presentati ufficialmente agli utenti di facebook il 19 luglio 2014, con la nascita del gruppo "NANORACCONTI". L'idea che ha acceso la miccia è stata quella di coniugare la scrittura con l'uso dei social. Uno scritto della giusta misura fruibile da tutti gli utenti senza troppi click, da leggere subito. I 140 caratteri di Twitter sono apparsi subito troppo pochi, quindi dopo vari tentativi la misura "perfetta" mi è sembrata quella di 250 caratteri spazi inclusi. Il titolo, necessario, è stato escluso dal conteggio.