sabato 2 aprile 2016

Le nanointerviste: Rosaria Tarotto

Rosaria Tarotto da Torre del Greco (NA), scrittrice con la passione per i nanoracconti.
Seconda classificata nel 2015 alla X edizione del Premio Letterario Internazionale Napoli Cultural Classic, sezione nanoracconti, con il testo “Figlia di un Dio crudele”:

La mamma la baciò e la aiutò a vestirsi. Amina, sottomessa al suo sguardo, non protestò per il peso insolito di quegli abiti. Seguì suo padre fino al mercato, e lì guardò il sole per l’ultima volta. 
Un boato e di lei, a terra, solo un nastro rosso.

Parlaci un po’ di te? Inguaribile romantica, consulente informatico con la testa tra le nuvole.

Quanto tempo occupa nelle tue giornate la scrittura e la lettura? Purtroppo lavoro molte ore al giorno, ma un buon libro accompagna sempre le mie serate. Per la scrittura attendo il fine settimana.

Cosa ti spinge a scrivere?
La voglia di raccontarmi, principalmente. A volte un evento particolare, un’emozione nuova o semplicemente una riflessione.

Secondo te qual è il punto di forza del fenomeno dei nanoracconti?
La misura. Essendo brevi lasciano spazio alla fantasia di chi legge, senza annoiare.

Quale futuro prevedi per i nanoracconti? Che cosa ti aspetti?
Spero che il fenomeno contagi sempre più persone. Dovrà essere una moda per tutte le età.

Hai progetti letterari per il futuro?
Non nell’immediato, mi guardo intorno.

Ci saluti con un nanoracconto a tema libero?
La sua richiesta mi colse impreparata ma dovevo dimostrare di essere una scrittrice. Risposi ‘ ok ‘ e finsi di concentrarmi. Il nanoboss ha il cuore tenero e anche quella volta mi lasciò il tempo di emozionarmi. Terminai il racconto con un sorriso.

Nanoboss

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